
Il Museo dei Misteri della “regione che non c’è”
- Federica Ghizzardi
- Aprile 12, 2021
- Molise
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Spesso viene chiamata la “regione che non esiste”. Il Molise il più delle volte sottovalutato e, persino dimenticato forse per le sue dimensioni ridotte, è una terra affascinante che custodisce veri gioielli. Come il Museo dei Misteri, una chicca ubicata nel capoluogo di regione, Campobasso.
Un luogo talmente particolare e di grande importanza storica che si è aggiudicato il decimo posto nella classifica dei Luoghi del Cuore, concorso indetto dal Fai, Fondo Ambiente Italiano e che invita tutti i cittadini italiani a scegliere il proprio luogo culturale preferito.
Il Museo è legato a doppio filo alla processione dei Misteri, la festa più sentita e importante della città. Rappresenta la tradizione ma è soprattutto un momento di partecipazione popolare con radici ancorate al passato. Ogni anno, dalla metà del XVIII secolo, in occasione della festività del Corpus Domini, i Misteri sfilano tra gli stretti vicoli del centro storico e le principali strade della città di Campobasso.
Il Museo dei Misteri
Nella sfilata vengono rappresentate 13 scene del vecchio e del nuovo testamento che rappresentano la vita dei Santi. I Misteri prendono vita su congegni meccanici ognuno dei quali è costituito da una struttura ferrosa che posa su una base di legno; le strutture così composte vengono portate a spalla e, per celarne lo scheletro, sono addobbate creando un effetto visivo di impatto.
Il materiale con cui i congegni furono realizzati dallo scultore Paolo Saverio di Zinno, attivo nel Settecento, rimane un mistero: si tratta di una lega che permette alle strutture ferrose di non spezzarsi e di mantenersi flessibili. I portatori, facendo oscillare le strutture in ferro, creano la sensazione di vedere angeli e demoni, madonne e santi volare da terra. Ad oggi, la sfilata conserva le caratteristiche originarie: i figuranti, circa 70 persone tra cui 55 bambini, si ritrovano presso il Museo dei Misteri, con i circa 200 portatori e alle bande musicali.
Gli ingegni sono conservati, appunto, presso il Museo dei Misteri, luogo da cui parte e a cui fa ritorno la sfilata; qui sono in mostra durante l’anno ed è, quindi, possibile ammirarli.
