museo dei misteri - foto corriere.it

Il Museo dei Misteri della “regione che non c’è”

Spesso viene chiamata la “regione che non esiste”. Il Molise il più delle volte sottovalutato e, persino dimenticato forse per le sue dimensioni ridotte, è una terra affascinante che custodisce veri gioielli. Come il Museo dei Misteri, una chicca ubicata nel capoluogo di regione, Campobasso.

Un luogo talmente particolare e di grande importanza storica che si è aggiudicato il decimo posto nella classifica dei Luoghi del Cuore, concorso indetto dal Fai, Fondo Ambiente Italiano e che invita tutti i cittadini italiani a scegliere il proprio luogo culturale preferito.

Il Museo è legato a doppio filo alla processione dei Misteri, la festa più sentita e importante della città. Rappresenta la tradizione ma è soprattutto un momento di partecipazione popolare con radici ancorate al passato. Ogni anno, dalla metà del XVIII secolo, in occasione della festività del Corpus Domini, i Misteri sfilano tra gli stretti vicoli del centro storico e le principali strade della città di Campobasso.

Il Museo dei Misteri

Nella sfilata vengono rappresentate 13 scene del vecchio e del nuovo testamento che rappresentano la vita dei Santi. I Misteri prendono vita su congegni meccanici ognuno dei quali è costituito da una struttura ferrosa che posa su una base di legno; le strutture così composte vengono portate a spalla e, per celarne lo scheletro, sono addobbate creando un effetto visivo di impatto.

Il materiale con cui i congegni furono realizzati dallo scultore Paolo Saverio di Zinno, attivo nel Settecento, rimane un mistero: si tratta di una lega che permette alle strutture ferrose di non spezzarsi e di mantenersi flessibili. I portatori, facendo oscillare le strutture in ferro, creano la sensazione di vedere angeli e demoni, madonne e santi volare da terra. Ad oggi, la sfilata conserva le caratteristiche originarie: i figuranti, circa 70 persone tra cui 55 bambini, si ritrovano presso il Museo dei Misteri, con i circa 200 portatori e alle bande musicali.

Gli ingegni sono conservati, appunto, presso il Museo dei Misteri, luogo da cui parte e a cui fa ritorno la sfilata; qui sono in mostra durante l’anno ed è, quindi, possibile ammirarli.

museo dei misteri - foto corriere.it
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