Nato nel 1923 a Santiago de Las Vegas, l’Avana, Cuba, Italo Calvino è considerato uno degli scrittori più importanti del Novecento, non solo italiani ma a livello mondiale.
Ha attraversato epoche e stili letterari, con romanzi impegnati, passando dai libri che raccontano il periodo fascista, fino ai racconti fantastici, surreali e allegorici. Questo non gli ha impedito di dedicarsi al disegno (illustrava i suoi libri), il fumetto e il cinema, sua grande passione.
Nel 1946 comincia a gravitare attorno alla casa editrice Einaudi, vendendo libri a rate. Grazie a Cesare Pavese si dedica alla stesura del suo primo libro, Il sentiero dei nidi di ragno che esce nel 1947: una ricognizione appunto del periodo bellico e del mondo partigiano. E’ la fase iniziale della sua carriera in cui si rifà al filone del Neorealismo, spinto dall’urgenza di narrare il tragico passaggio dal periodo fascista a quello repubblicano.
Da Einaudi, Italo Calvino ha la possibilità di frequentare i grandi intellettuali dell’epoca: Elio Vittorini, Natalie Ginzburg, Norberto Bobbio e Felice Balbo.
Nel 1951 scrive di getto Il visconte dimezzato, seguito da Il barone rampante, Il cavaliere inesistente. Volumi dedicati alle storie fantastiche ma ricche di allegorie e rimandi alla realtà del tempo.
Italo Calvino e Marcovaldo
Nel 1963 pubblica La giornata di uno scrutatore, in cui racconta la giornata tipo di uno scrutatore intellettuale di sinistra alle elezioni del 1953; nello stesso anno esce Marcovaldo.
Nel 1965 Italo Calvino pubblica Le cosmicomiche e nel 1967 Ti con zero, mentre tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta pubblica Le città invisibili, Il castello dei destini incrociati, Se una notte d’inverno un viaggiatore e Palomar.
E’ questa la seconda fase letteraria che nasce in concomitanza con l’interesse per le teorie scientifiche, per la nascita del cosmo e la struttura della materia. Solo successivamente, Italo Calvino metterà a frutto la sua vena postmoderna, sperimentando le pratiche della metanarrazione e del gioco combinatorio che mettono in discussione i meccanismi del racconto tradizionale.
Italo Calvino muore a Santa Maria della Scala, Siena, il 19 settembre 1985, all’età di 61 anni, colpito da un’emorragia celebrale.
