
Una bontà tutta campana: la minestra maritata
- Federica Ghizzardi
- Febbraio 27, 2021
- Enogastronomia, Campania
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A Napoli e, in generale, in tutta la Campania le tradizioni sono sacre, soprattutto quelle culinarie. E quale momento migliore dell’anno se non i pranzi delle Feste per eccellenza, Natale e Santo Stefano, per preparare deliziosi manicaretti tramandati da centinaia di anni, di generazione in generazione. Uno dei piatti di punta delle festività partenopee è la minestra maritata. Una prelibatezza tutt’altro che leggera che va gustata nei periodi più freddi.
Il nome è curioso ed è già tutto un programma. Si tratta di un piatto caldo a base di verdure e carne in brodo. La ricetta della minestra maritata campana ha molte varianti: ogni città ne ha una versione diversa e, addirittura, ogni famiglia. Nonostante questo, ci sono delle regole imprescindibili, come il contrasto tra verdure dolci e amare che deve essere perfettamente bilanciato. Altrimenti non è un buon matrimonio!
La dicitura “maritata” deriva, infatti, dal fatto che gli ingredienti di carne e verdura si sposano partecipando insieme alla minestra. La ricetta, nel corso degli anni, è stata notevolmente rimaneggiata, eliminando o modificandone gli ingredienti che sono sempre più rari da reperire in commercio.
La minestra maritata
Nel corso delle festività, tuttavia, nei mercatini rionali del capoluogo campano si possono ancora acquistare le verdure tipiche per preparare questo piatti tradizionale: cicoria, piccole scarole (dette scarulelle), verza e borragine, che ne conferisce una nota amarognola. In qualche variante si usa anche la catalogna (in napoletano: puntarelle). La carne è tipicamente di maiale, come tracchie (puntine, chiamate anche costicine o costolette), salsicce e altri tagli.
La minestra maritata ha origini molto antiche e si dice fosse presente nei menu degli antichi romani. Una seconda ipotesi vuole che la minestra maritata sia giunga dalla Spagna: solo nel XIII secolo venne importata nel Regno di Napoli la “olla podrida”, una zuppa dalla preparazione simile alla minestra campana. Entrambe le versioni potrebbero essere vere, e chissà che la moderna minestra maritata non sia l’unione di entrambe le tradizioni.
