Unita a Esercito Italiano, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri la Marina Militare è una delle quattro forze armate della Repubblica Italiana.
Quando è nata e che origini ha avuto la Marina Militare? Una cosa è certa: il merito va al lungimirante Camillo Benso Conte di Cavour.
La Marina Militare italiana è nata 4 mesi prima della proclamazione del Regno d’Italia. Esattamente quattro mesi prima del Regio Decreto emanato da Vittorio Emanuele II, il 17 novembre 1860 che sanciva la nascita della Marina Militare italiana. Un’origine che è stata tutt’altro che veloce.
Marina Militare Italiana: la storia
Già il 18 marzo 1860 Cavour aveva distaccato il Ministero della Marina da quello della Guerra, unendolo alla Presidenza del Consiglio per seguirne personalmente gli affari e lo sviluppo. Cavour aveva infatti compreso l’importanza politica e militare di una marineria efficiente, soprattutto, per lo sviluppo dell’Italia e dei tempi e delle difficoltà necessari per la sua concretizzazione.
Prima di allora, la Marina Militare italiana non aveva mai goduto grande attenzione nel Regno di Sardegna, poiché ai tempi, lo Stato sabaudo era orientato politicamente e strategicamente verso il continente. Di fatto, la Marina era l’unione della Marina Sardo/Piemontese e della Marina Borbonica.
Cavour mise in atto grandi cambiamenti, sia sotto il profilo tecnico, come la conversione della flotta da navi a vela a navi a vapore incoraggiando la costruzione di navi di maggiori dimensioni: sia sotto quello umano e professionale, cambiando persino i programmi scolastici per favorire lo studio della matematica nelle scuole secondarie, fondamentale materia per la formazione dei nuovi ufficiali di Marina, sia sotto il profilo infrastrutturale. Cavour pianificò la costruzione di un porto interamente dedicato alla Marina Militare, come quello di La Spezia.
Cavour programmò lo scioglimento dei Ministeri di Marina di Napoli e di Sicilia, la riorganizzazione di tutto il personale militare e civile, la costituzione di tre dipartimenti marittimi (Genova, Napoli, Ancona) e la costruzione, a La Spezia, di un moderno ed efficiente arsenale.
