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Mira, cuore della Riviera del Brenta

Mira è uno dei comuni più estesi della provincia di Venezia caratterizzato da un insieme di isolotto semi sommersi nell’acqua e collegati tra loro da un’infinità di canali.

Località dalle antiche origini si sviluppò come porto fluviale in epoca medievale. Nel 1142 venne creata una deviazione del Brenta che raggiunse il monastero benedettino di Sant’Ilario i cui monaci, praticando opere di bonifica del territorio paludoso, resero possibili le coltivazioni agricole.

Intorno alla metà del ‘500, sotto la giurisdizione di Venezia, Mira fu interessata dalla costruzione di splendide ville di delizia. Erette lungo il corso del Naviglio accoglievano la nobiltà della vicina Venezia che amava passare i mesi caldi nell’amena campagna lungo le rive del fiume.

Il bel periodo di prosperità si interruppe col decadimento della Repubblica di Venezia e con l’arrivo di Napoleone in Italia.

Mira e le sue frazioni

Mira è formato da sette frazioni: Mira Taglio, Mira Porte, Marano, Borbiago, Oriago, Gambarare e Malcontenta. Lungo il Naviglio del Brenta sono disseminate le numerose ville erette tra il XVI e il XVIII secolo. Tra queste spicca Villa Foscari a Malcontenta, progettata dal Palladio tra il 1555 e il 1560.

Considerata una delle opere più geniali dell’architetto si distingue per la sua inusuale altezza. Gli affreschi dai temi allegorici e mitologici conservati al suo interno creano, insieme ai motivi architettonici, un suggestivo effetto illusionistico degli spazi.

C’è poi Villa Venier Contarini a Mira Taglio, oggi sede dell’Istituto Regionale Ville Venete. Non si conosce l’anno della sua costruzione ma è documentato il suo acquisto nell’anno 1660 da parte di Niccolò Venier. L’edificio conserva affreschi seicenteschi con episodi tratti dall’Odissea, dall’Eneide e dall’Iliade attribuiti a Francesco Ruschi ed anche un salone affrescato con alcune storie di Psiche, attribuito al fiammingo Daniel Van Den Dyck.

Vicino alle ville sorgono diversi edifici religiosi ed oratori tra cui la chiesa di Santa Maria Maddalena, parrocchiale di Oriago edificata alla fine del ‘400 dai Querini e passata poi alla famiglia Moro che fece affrescare sulla facciata il suo stemma nobiliare.

La Riviera del Brenta incanta. Nei secoli passati ha ospitato poeti, filosofi e artisti che l’hanno raccontata nelle loro opere. Il Sommo Poeta la descrive nel quinto canto del Purgatorio parlando di Jacopo da Cassero, assassinato nel 1298 per volere di Azzo VIII d’Este:

“Ma s’io fosse fuggito in ver la Mira, / quando fu’ sovra giunto ad Oriaco, / Ancor sarei di la’ dove si spira. / Corsi al palude, e le cannucce e’ l braco / m’impigliar si, ch’ì caddi; e li vid’io / delle mie vene farsi in terra laco”..

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