Le orecchiette sono un tipo di pasta tipico della Puglia e della Basilicata che affonda le sue origini nel lontano Medioevo.
A quel tempo, nella zona barese, si usava preparare un tipo di pasta molto spessa a forma di disco, utilizzando il grano duro del Tavoliere. Veniva fatta essiccare e l’incavatura centrale data con la pressione del pollice, assottigliando l’impasto, rendeva più veloce questa fase. L’essiccatura era necessaria, le orecchiette venivano infatti conservate per i periodi di carestia.
Tra il XII e il XIII secolo gli Angioini, la dinastia che in quel periodo dominava su questo territori, diffusero le orecchiette in tutta la Puglia e nella Basilicata. Alcuni studiosi di enogastronomia pugliese affermano che le orecchiette abbiano avuto origine nell’area situata nei pressi di Sannicandro di Bari nel periodo di dominazione normanno-sveva.
Nel dialetto barese sono chiamate “L strasc’nat”, termine che deriverebbe dal metodo di preparazione in cui trascinando il dischetto di impasto con il pollice sul tavolo da lavoro si conferisce la tipica forma che ricorda un piccolo orecchio. A riguardo, però, ci sono diverse versioni nessuna delle quali può vantare certezze.
Quello che è certo è che le orecchiette, il cui impasto è fatto esclusivamente di farina di grano duro, acqua e sale, sono deliziose nella loro ricetta tipica con le cime di rapa e in tutte le versioni proposte nelle varie provincie.
Ottimo piatto, tutto italiano.
