
Natura e cultura: il Parco Nazionale delle Cinque Terre
- Federica Ghizzardi
- Febbraio 27, 2021
- Natura, Liguria
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3.868 ettari. Questa l’estensione del Parco nazionale delle Cinque Terre, uno dei parchi più piccoli d’Italia. Le dimensioni, però, non impediscono a quest’area di essere uno dei parchi più densamente popolati: inoltre, sotto la sua tutela non ci sono soltanto bellezze naturali ma anche opere realizzate dall’uomo.
Il Parco nazionale delle Cinque Terre comprende un territorio caratterizzato da diversi microclimi e tipi di vegetazione. L’area comprende i bellissimi borghi di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare, ma non solo. C’è anche una zona costiera, un entroterra roccioso ricoperto di macchia mediterranea e un’area marina protetta.
Parco Nazionale delle Cinque Terre
La storia ha inizio nel 1997, quando l’Unesco ha insignito Porto Venere, le isole e le Cinque Terre fra i luoghi patrimonio Mondiale dell’Umanità indicandoli come “paesaggio culturale”. Di particolare pregio sono le terrazze che sono state create già dall’anno mille, dette ciàn, sugli scoscesi crinali delle montagne, allo scopo di coltivarle a olio e vite. Queste strutture sono sostenute da muretti a secco la cui tutela e conservazione sono tra le principali finalità del parco.
Il parco è, inoltre, un territorio sia montuoso che costiero, caratterizzato da microclimi molto diversi tra loro. Nella parte più in alto prevale la macchia mediterranea e la presenza di boschi sempreverdi in cui è possibile imbattersi in lecci, sugheri, pini marittimi e di Aleppo. Lungo il crinale, crescono boschi di latifoglie, castagni, carpini e rovelle. Sul litorale marino, invece, finocchi di mare e capperi. In questi territori vivono molte specie animali: tassi, ghiri, donnole, salamandre e rane.
Il Parco è attraversato da 120 chilometri di sentieri e mulattiere che attraversano borghi antichi ricchi di bellezze. C’è ad esempio l’itinerario dei santuari e delle chiese: ogni borgo è protetto dal proprio santuario mariano che ne conserva l’identità culturale e spirituale. Il Sentiero Azzurro che conduce sulla Via dell’Amore, unendo Riomaggiore e Monterosso. Ma c’è anche un percorso dedicato agli insediamenti antichi e uno per i vigneti terrazzati.
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